Che il digitale permei la nostra vita oramai è un dato di fatto. L’accelerazione nell’uso di strumenti e piattaforme online, in risposta alla recente e ancora attuale emergenza sanitaria, ha portato molte istituzioni a interrogarsi su come adattare al meglio le proprie attività in questo brave new world, mantenendo al contempo un legame solido con la propria audience e generando l’impatto sociale auspicato.
Quando il binomio che si viene a formare mette insieme i termini digitale e musei, molte sono le strade che si possono intraprendere: valorizzare le collezioni digitali native, digitalizzare le collezioni esistenti, diffondere la cultura digitale, promuovere e comunicare le proprie attività attraverso i canali social, creare di un senso di appartenenza. L’importante è scegliere il proprio tone of voice, come sottolinea Nicolette Mandarano nella sua pubblicazione “Musei e Media Digitali”, per rendersi riconoscibili da parte della propria community.
E per farlo, aggiungo, c’è bisogno di professionalità dedicate.
Nella sezione dedicata a Mu.SA. presentiamo i risultati delle nostre ricerche, che ruotano principalmente intorno ad azioni per lo sviluppo di competenze digitali dei professionisti e operatori culturali e ad attività di valorizzazione del patrimonio.
Curiosi?
Federica P.
Responsabile Area Storytelling