
Al via la nuova edizione della Summer School Digitarch per sviluppare competenze digitali per professioniste/i del patrimonio culturale, in particolare di quello archeologico.
Il 2023 è l’anno europeo delle competenze! Le competenze e i posti di lavoro digitali sono un’area d’azione fondamentale della strategia digitale dell’UE (2019-2024) e della Bussola digitale 2030, e riflessi nel processo di trasformazione digitale nel quinquennio 2022-2026 che il Ministero della Cultura promuove.
ALL DIGITAL, nel suo manifesto “Manifesto per il miglioramento delle competenze digitali in Europa“, suggerisce che i corsi sulle competenze digitali forniscano un’esperienza formativa olistica, che includa competenze per sostenere l’occupabilità, la progressione di carriera e le competenze chiave per la vita, come la comunicazione e la collaborazione. I corsi dovrebbero anche promuovere l’importanza dell’etica, della sostenibilità e sicurezza come aspetti chiave della competenza digitale.
Inoltre poiché l’aggiornamento delle competenze promuoverà nuovi cambiamenti all’Interno delle organizzazioni, è importante lavorare sulle competenze trasversali e soft Skills, tra cui collaborazione, adattabilità, creatività comunicazione. Per un’organizzazione, avviare un percorso di digital transformation non implica semplicemente l’adozione di nuove tecnologie e piattaforme, ma comporta anche un ripensamento delle proprie attività secondo il paradigma digitale, accompagnando progressivamente le persone che ne fanno parte a cambiare il modo in cui pensano e agiscono
Digitarch, cerca di offrire questo tipo di esperienza; le competenze digitali sono importanti per le operatrici e gli operatori del patrimonio culturale perché permettono non solo di preservare, ma anche di attuare strategie di coinvolgimento dei pubblici più attuali e rilevanti.
Quest’anno la Summer School ha una collaborazione speciale con Wikimedia Italia, con un focus sull’importanza di rendere i contenuti più accessibili e aperti.
Linda Volkers, responsabile del marketing del Rijksmuseum di Amsterdam, nel 2019 intervistata per il progetto Mu.SA disse: “Quello che vedo è che i musei devono cambiare il loro comportamento. Dovrebbero essere in grado di condividere le loro collezioni e con meno restrizioni. Naturalmente siamo custodi delle nostre collezioni, ma dobbiamo portarle al pubblico”.
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La Summer School è attivata su proposta dell’Università di Bologna – Dipartimento di Storia Culture Civiltà (DISCI), in collaborazione con Fondazione Alma Mater, Museo Civico di Modena, Musei Civici di Reggio Emilia, Melting Pro, Hellenic Open University.